mercoledì 29 dicembre 2010

Intervista al Presidente Campitelli...

Il presidente del Teramo Luciano Campitelli

Un 2010 che si è chiuso con un punto pesante e il titolo di campione d’inverno: soddisfatto, presidente?

«Sono stati dodici mesi fantastici, non riesco a trovare altri aggettivi. Dopo una promozione meritata, non mi aspettavo una prima parte di campionato così convincente. E, invece, la classifica parla chiaro. E’ vero, siamo stati aiutati da un pizzico di fortuna, ma questa fa parte del gioco. Credo che la partita simbolo sia stata quella di Rimini. Su un campo pietoso e quasi impraticabile, la squadra ha dato una grande dimostrazione di carattere».

Ripercorrendo le ultime stagioni, rifarebbe tutto?

«Nella vita c’è sempre qualche rimpianto. Anch’io ho commesso alcuni errori, come quello di aver dato fiducia a diversi "dirigenti-amici". E’ inutile fare nomi, dico solo che alla lunga il nostro rapporto si è deteriorato. Sono arrivato alla conclusione che l’amicizia dev’essere divisa dall’aspetto calcistico. Un mondo, questo, dov’è giusto che operino solo professionisti».

Si è mai pentito di non aver presentato, la scorsa estate, la domanda di ripescaggio, considerate anche le difficoltà del girone F?

«No, perché affrontando questo torneo abbiamo l’opportunità di crescere notevolmente. Nelle ultime due stagioni eravamo condannati a vincere. Invece, ora che la promozione non è un’ossessione, abbiamo deciso di porre basi solide per il futuro. Vincere i campionati sul campo, poi, è sempre più bello. Facendo i dovuti scongiuri, qualora quest’anno non dovessimo farcela, prenderemmo in considerazione la possibilità di una promozione d’ufficio. Ma mi auguro che non ce ne sarà bisogno».

Ora possiamo dirlo: cos’ha realmente pensato dopo la domenica stregata di Santarcangelo?

«Ho pensato che la mia squadra non aveva carattere. Ecco perché ho deciso di dare una sorta di ultimatum: se non si fosse voltata pagina, avrei mandato tutti a casa. Ma, per fortuna, le cose sono andate diversamente: i ragazzi hanno cambiato mentalità, scendendo in campo con uno spirito diverso e più battagliero».

Al termine del girone d’andata, la promozione sembra essere già un discorso a due...

«Sono d’accordo. E, già ad inizio campionato, avevo prospettato una situazione simile. Attenzione, però, alla Sambenedettese: il club marchigiano ha rinforzato ulteriormente un organico già all’altezza della situazione. Certo è che il "mio" Teramo ha sorpreso anche il sottoscritto: 41 punti in 19 partite sono davvero tanti».

Le va di dare qualche voto? Alla squadra, per esempio, cosa assegnerebbe?

«Un nove pieno, perché ritengo che la vera sorpresa del campionato sia il Teramo e non il Rimini. Da diverse settimane a questa parte, i ragazzi scendono in campo concentratissimi. Offrono un bel calcio, lottano e soffrono nei momenti di difficoltà. Una menzione particolare la meritano quei ragazzi che, pur essendo alla prima esperienza in Serie D, se la stanno cavando alla grande».

E Cifaldi?

«Anche lui merita un bel nove. E’ un allenatore, diligente e preparato, che ama curare ogni particolare. Ho deciso di affidargli la panchina subito dopo la fine dello scorso campionato, ed è bastato un incontro per trovare l’accordo. Spero che il nostro matrimonio duri ancora molto. Ma non ancora abbiamo parlato della prossima stagione: sono un tipo scaramantico…».

Ad inizio anno, si è affidato al duo D’Aprile-Obbedio. Molti, alla luce dell’inesperienza di entrambi, avevano storto il naso. E invece…

«Non ho mai avuto dubbi circa le loro potenzialità. Magari correrò il rischio di essere un po’ presuntuoso, ma ritengo che lavorando al mio fianco possano soltanto crescere. Tra un’azienda e una società di calcio non ci sono grandi differenza: ecco perché posso aiutarli a maturare».

L’ultima nota positiva del 2010 è arrivata nelle scorse ore, con la marcia indietro del Giudice Sportivo...

«E’ stata fatta giustizia, perché le decisioni prese in precedenza erano paradossali. Le immagini parlano chiaro: abbiamo ricevuto sputi, siamo stati colpiti con calci e pugni e l’ammenda di 1.500 euro rappresenta già una punizione eccessiva. Ma un’ultima precisazione è necessaria: non accettiamo lezioni di stile da parte della Civitanovese, una società che meriterebbe al massimo la Prima categoria. Infatti, nonostante ciò che è accaduto a fine gara, nessuno ci ha chiesto scusa».

Chiudendo con il mercato, presidente, si farà un regalo d’inizio anno?

«A breve, potrebbe esserci una sorpresa...». Magari un fantasista di qualità?

FONTE: Abruzzo Calcio Dilettanti

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VERSIONE CORRETTA DEL CALENDARIO DEL CAMPIONATO 2010/11 DI FANS TERAMO SCARICALO SUBITO

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Tutto ha inizio il 30 Agosto 1929(ufficialmente) con la nascita dell'Associazione Sportiva Teramo.
In molti o tutti sappiamo infatti che il Teramo fu fondato nel 1913 anche perchè sul logo recita questo anno come anche quando era nella lista delle società della Federazione.
Il Teramo ha trascorso i suoi più bei anni di vita nel nuovo millennio anche grazie a campioni per non dire fuori classe che oggi militano in Serie A o in B.
Sono stati numerosi anche i campionati di C2 e di CND dove il Teramo ha sempre fatto grandi cose.
Come detto il nuovo millennio è stato il più bello da quando è stato fondato il Teramo con in panchina l'ex Milan Luciano Zecchini e in presidenza Romano Malavolta a cui successivamente sarà dovuto il fallimento del club.
Culmine della grande cavalcata verso il ritorno in C1 è la partita di Imola contro l'Imolese che il Teramo batte grazie all'allora super bomber Mirtay.
Ad Imola accorsero più di 2000 tifosi per festeggiare la promozione,il Teramo già disponeva di futuri protagonisti.
La formazione era: Servili,Facci,Arno,Terlizzi,Carrozzieri,Faieta,Biso,Bagalini,De Angelis,Pasca e Mirtaj.
Grandi furono anche i primi due campionati di C1 in cui il Teramo si fece fama come squadra ammazza-grandi.
Nella stagione 2002/03 il Teramo arrivò ai play-off di fronte aveva un certo Martina Franca che riesce a qualificarsi per la finale lasciando amarezza ai biancorossi che avevano vinto in casa per 1-0 e perso nel ritorno con lo stesso risultato,infatti il Martina si qualificò per la miglior posizione in classifica,sottolineando che il goal fu siglato a pochi secondi dal termine.
I risultati più importanti furo il pirotecnico 3-3 con i pesciaroli biancazzurri,la vittoria di Taranto,al Fadini con goal di Pepe ed al ritorno goleada ai cugini con ben 4 reti siglate da Faieta,Molinari,Pepe e Motta.
La formazione era:Mancinelli,Arno,Facci,Molinari,Carrozzieri,Faieta,Biso,Bagalini,De Angelis,Pepe,Motta.
Anche il 2003/04 non fu male per i biancorossi che disponevano di De Florio,Taua,Mancinelli,ancora Biso che partira a Gennaio.
Quindi grande Teramo anche se dal successivo anno il Teramo conoscerà il declino che lo porterà fino al fallimento.
Nonostante nell'ultimo campionato il Teramo disponeva di 5 gioielli come Cascone,Marolda,Nordi,D'alessandro e Borgogni la salvezza fu resa vana appunto dal fallimento.
Tutto da capo quindi si riparte dalla Promozione con l'orgoglio di essere teramani e di tornare più forti di prima.
Il Diavolo riparte quindi obbligato a vincere e con i favori del pronostico sbaraglia su tutti i campi per finire in campionato nettamente in testa,vincendolo con 9 giornate di anticipo.
Adesso dopo il ritorno di Taua,al Diavolo tocca il compito della cavalcata verso la D sempre in attesa del ritorno nel professionismo.
La stagione 2009/10 ha visto il Teramo dominare il "campionato" di Eccellenza Regionale e approdare in Serie D.
Forza Diavolo
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La nuova squadra 2009/10

La nuova squadra 2009/10
Dal Sito ufficiale teramocalcio.net

Il nostro stadio....

Lo stadio del Teramo è dal 1929 il "Comunale" situato presso la Circonvallazione Spalato.
Ha alle spalle una lunga storia dove noi tifosi abbiamo costruito i migliori successi e dove abbiamo sofferto,dove abbiamo trascorso alcuni dei momenti più belli della vita,dove abbiamo urlato.
Dalla scorsa stagione il Teramo disputa le sue partite casalinghe purtroppo in una specie di stadio situato di fronte al nuovo centro Commerciale.
Inaugurato il 27 Ottobre 1929 con la partita di calcio Teramo-Osimana vinta dal Teramo per 2-1.
In questo stadio il Teramo ha disputato per ben 89 dei suoi 95 anni di storia.
Adesso tentano di abbatterlo per costruirci sopra,per far scomparire un pezzo di elevato valore della storia dello sport teramano,del calcio teramano e della Città di Teramo.
Ma ricordate abbiamo un solo stadio il "Comunale"...
Dati Tecnici:
Indirizzo: Circonvallazione Spalato
Dimensioni: 62mt. per 102mt.
Capienza spettatori: 4000 totali
Settori:
Tribuna Sud d'Onore: (80 posti)
Tribuna Sud Numerata: (195 posti)
Tribuna Sud non Numerata: (902 posti)
Tribuna Nord: (621 posti)
Curva Est: (1102 posti)
Curva Ovest Ospiti: (1100 posti)
Altezza s.l.m.: 214m
Orientamento: Nord
File:Comunale di Teramo.png
Veduta dalla Tribuna Scopertahttp://www.emmelle.it/public/foto/sport/calcio/curva_est.jpg
Veduta durante un match di campionato


Il giorno della presentazione...2009

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La formazione del Teramo stagione 1974-75

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