CALCIO e SOLIDARIETA’ PER HAITI... PER NON DIMENTICARE
Il Lecce Calcio è stata una delle prime squadre nel diffondere il messaggio di solidarietà.

IL RICORDO di AZOR,CALCIATORE HAITIANO,NEL TERAMO 2007/08
(Bridrece AZOR,ritratto con la maglia della Nazionale Haitiana “Under 23”)

Bidrece Azor,è nato a Delmas (Haiti) il 14 marzo 1988,si trasferisce in Marocco.
Giovane arriva in Italia,viene tesserato dalla Spal.
Nel 2004 approda alle giovanile del Lecce e il successivo anno nella Sampdoria “Primavera”.
Nella stagione 2007/08 la Sampdoria lo cede in prestito al Teramo di Leonardo Rossi.
Azor,gioca nel ruolo di attaccante.Nel Teramo debutta il 1° Novembre 2007,al minuto 70 della gara Teramo-Sansovino (0 a 0),poi altre quattro presenze in maglia biancorossa:
13°Giornata: TERAMO-ROVIGO 3 2;
14°Giornata: TERAMO-CASTELNUOVO G. 0 2;
16°Giornata :TERAMO-CARRARESE 0 0;
18°Giornata:SPAL-TERAMO 1 0.
Nel mercato di Gennaio,viene ceduto al Castelnuovo Garfagnana,nella successiva stagione (2008/09) indossa la maglia del Fanfulla (Serie D).
Nell’attuale campionato inizia la stagione nel Boca Pietri (Serei D,girone D),poi si trasferisce alla Copparese Calcio,società calcistica in provincia di Ferrara (Eccellenza Emilia Romagna).
Terminiamo il ricordo solidale per il popolo Haitiano e di Azor,con la riproduzione dell’articolo apparso sul Resto del Carlino.
Terremoto ad Haiti Azor: "Ho trovato i miei parenti"
In tv a Matrix
Il calciatore della Copparese originario di Haiti racconterà la sua storia nel programma di Canale 5: "Temo per i miei amici e compagni di nazionale".
Ferrara, 15 gennaio 2010 - Solo nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, Bidre’ce Azor, il 22enne attaccante della Copparese originario di Haiti, ha potuto tirare un sospiro di sollievo sulla sorte degli zii e delle due cugine che risiedono a Port au Prince, praticamente rasa al suolo da quello che è stato definito il più violento terremoto registrato negli ultimi due secoli.
Terminata la partita in trasferta contro il Sasso Marconi (per la cronaca finita 2-2), il calciatore (sostituito nel match al 32’ del secondo tempo) si è attaccato al cellulare cercando di mettersi in contatto — senza fortuna — coi parenti haitiani e, come già aveva fatto per tutta la giornata, con la sorella che vive a New York. E proprio da quest’ultima, quando qui (nella terra dove entrambi i fratelli, rimasti orfani in tenera età, sono stati cresciuti dal parroco di Gambulaga) era ormai vicina l’alba, via sms è arrivata l’attesa e sperata notizia: zii e cugine stavano bene.
"Prima abbiamo avuto rassicurazioni sugli zii — racconta ancora scosso Azor —, poi, dopo una lunga attesa che non aveva fatto certo ben sperare, siamo stati informati che anche le due cugine erano state ritrovate vive e senza particolari problemi di salute".
"Temo che non farò mai quel viaggio e ancor di più temo che non ci sarà mai quella partita — sospira l’attaccante della Copparese —. Non ho notizie rassicuranti sui miei compagni di squadra. E temo che il terremoto si sia portato via anche tanti miei amici".
E stasera Azor sarà tra gli ospiti della trasmissione di Canale 5 ‘Matrix’ dove racconterà la sua storia.
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